Le antiche neviere e l'accumulo interstagionale
Nella "sitibonda" e calda Puglia, così come in altre regioni del Mezzogiorno, vi sono antiche strutture ipogee in pietra, che a volte sembrano quasi delle abitazioni sprofondate nel terreno.
Si tratta delle neviere, serbatoi prevalentemente interrati, in cui si conservava appunto la neve. Sì, decenni fa nevicava molto di più anche nell'estremo Salento e in queste strutture, che sembra fossero coibentate per mezzo della paglia, si accumulava la neve caduta, come riserva per l'estate sia di "energia frigorifera" sia di acqua.
In questo mese di giugno 2022 stiamo vivendo esattamente queste due emergenze, grande caldo e siccità, di cui le neviere rappresentavano la risposta che i nostri antenati potevano dare e che oggi chiameremmo "accumulo interstagionale termo-idrico".
Engreen da anni lavora alla definizione ed implementazione di soluzioni per l'accumulo di energia, tra cui anche soluzioni a carattere interstagionale e che permettano anche di accumulare l'acqua piovana o recuperare le acque grigie.
Tali soluzioni, relativamente semplici da realizzarsi, a fronte di un costo iniziale, rappresentano una sorgente rinnovabile senza limiti negli anni.
Non esiste solo il sole e il vento come nostri alleati nella transizione energetica, ma anche la terra, l'aria ed anche l'acqua sono degli enormi pozzi di energia che vanno sapientemente utilizzati, in combinazione con le più innovative soluzioni di gestione e controllo e di conversione energetica, dal fotovoltaico, alle pompe di calore e all'IoT.